Sabato 22 giugno 2019 inaugura presso Ikigai Room la mostra personale di Jonathan Canady intitolata “My Dark Hunger“.
È un onore per noi ospitare le opere di Jonathan, vera leggenda del mondo della musica estrema internazionale, in particolare del power electronics con il suo progetto Deathpile e del metal con Angel Of Decay e Nightmares, ma anche come artista visivo, editore di zines e responsabile artistico per le copertine della Relapse Records e come sempre ringraziamo l’amico Nicola Vinciguerra per aver portato le sue opere qui a Bologna, una città che vedremo essergli molto vicina.
Nicola Vinciguerra (Fecalove, Splinter vs Stalin…) eseguirà inoltre 3 cover di Deathpile durante l’inaugurazione della mostra (visibile fino al 22 luglio 2019), ovvero Il girone delle manie, Il girone della merda e Il girone del sangue.
Lungo tutta la sua durata inoltre, la mostra sarà sonorizzata da un brano inedito di Jonathan stesso.
Jonathan Canady (1977, Denver, USA), attivo già negli anni 90 con vari progetti musicali fra cui Dead World (bizzarro, oscuro industrial metal estremo, su Relapse Records), Deathpile (uno degli apici del power electronics americano), Nightmares (supergruppo con Mark Solotroff e David Reed), Angel Of Decay (progetto solista con sintetizzatori a cannone). Nonostante sia stato per anni art director della leggendaria etichetta di metal estremo Relapse Records, ha focalizzato la sua attenzione sulla produzione di arte visiva a partire dal 2007. Ha esibito i suoi lavori negli Stati Uniti e in Svizzera.
Al momento risiede a Portland, Oregon, dove ha esposto per la prima volta “My Dark Hunger” presso Azoth. My Dark Hunger è la sua prima mostra in Italia.
Sul sito Malsonus (dal latino male e suono è disponibile tutta la discografia di Jonathan, fra cui album di NIGHTMARES, oltre al libro SHOW YOUR LOVE scritto con poesie e disegni a cura del nostro amico John Duncan, i quali si sono conosciuti proprio grazie a questa mostra.
Ma i primi lavori risalgono al 1991, con la band industrial metal DEAD WORLD, sviluppando poi un interesse votato al suoni più profondi e oscuri, immergendosi in una ricerca di sonorità sempre più sperimentali, passando quindi per il progetto TORTURE CHAMBER nel 1993 e nel 1995 con DEATHPILE.
DEATHPILE iniziò come un progetto noise per poi tramutarsi in una creatura fatta di puro power electronics (harsh noise con voce e testi), registrando vari album fino al 1994 e viaggiando in tour in giro per gli Stati Uniti.
Allo stesso tempo ha collaborato anche con altri progetti, fra cui BLUNT FORCE TRAUMA (con GRUNTSPLATTER’s Scott Candey), HOLLOW EARTH (con YEN POX / BLOOD BOX’s Michael Hensley) e THE URGE WITHIN (con DEATHPILE’s David E. Williams).
Nel 2002 da vita al progetto di elettronica sperimentale ANGEL OF DECAY che si conclude poi nel 2008.
Nel 2009 inizia a registrare come SEXUAL ASSAULT RIFLE e NIGHTMARES, registrando inoltre la colonna sonora del film indipendente “The Mind” e contribuendo a vari corti e installazioni artistiche.
Dal 2010 suona semplicemente con il nome Jonathan Canady.
Nel 2014 pubblica il libro di collage Source Composites, frammenti di volti stravolti, lacerati e ricomposti.
My Dark Hunger raccoglie i suoi ultimi lavori, dedicati all’opera di Pier Paolo Pasolini. La mostra incomincia infatti da Bologna, ovviamente, dove lo scrittore è nato e dove la sua ultima grande opera è rimasta incompiuta. Villa Aldini infatti, la villa degli esterni di Salò, domina dall’alto di una collina più o meno precisamente via Nosadella dove ha sede Ikigai. Arrivando a piedi dalla stazione è impossibile non vederla.
“Mi fai ora davvero paura,
perché mi sei davvero vicina, inclusa
nel mio stato di rabbia, di oscura
fame, di ansia quasi di nuova creatura.”
(Pier Paolo Pasolini – Frammento Alla Morte)
“Questa serie è cominciata come disegni di volti maschili in uno stato che si potrebbe definire di sofferenza o piacere. Al tempo, per pura combinazione, stavo leggendo la biografia di Pasolini scritta da Enzo Siciliano. Ho percepito una connessione e sono andato dietro a questa sensazione.
Fin dalla tarda adolescenza sono affascinato dai film di Pasolini e ho usato “My Dark Hunger” come modalità per entrare in contatto più profondamente col suo lavoro. La poesia, la narrativa, gli scritti politici, i film e la vita coraggiosa di questo artista sono stati una pietra di paragone continua mentre completavo il lavoro per questa mostra. L’abilità di Pasolini di esplorare ossessioni oscure e sfidare argomenti tabù con un tocco elegante saranno sempre un’ispirazione per me.“
Jonathan Canady
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